La parola Mancante è PREVENZIONE
Controllo degli Obiettivi Relativi allo SCOPO
( Lo scopo è ancora Guarire le Persone o Trovargli le Patologie?)
e INNOVAZIONE Le nuove scoperte devono integrarsi nel Vecchio paradigma per Produrre
UN NUOVO MODO DI RISPONDERE a NUOVE DOMANDE IN SANITA'
Dove Li troviamo i Soldi ? Negli STIPENDI del Personale ?
Il Personale tenuto all'oscuro delle Decisioni del Vertice La persona oberata dal turno stancante delle relazioni sanitarie sempre più emotivamente complesse ?
Che si attende dallo Stipendio una compensazione come Valore per ciò che agisce ?
Il processo del Miglioramento NON può Funzionare Diminuendo la Paga agli Operatori !!
SONO DA INQUADRARE ALTRE PROBLEMATICHE
1 ) La Totale quasi Estraneietà dei Vertici Dirigenti ( Macroarea) Con Il Microcosmo dei Singoli
Quando Sono proprio i SINGOLI a FARE LA DIFFERENZA NELL' OPERATO DIRETTO
Nella RELAZIONE TERAPEUTICA Nell'ACCOGLIMENTO Nel Processo Di CONTINUITA' ASSISTENZIALE ( "Come in alto così in basso "diceva ERMETE TRISMEGISTO nella Tavola Smeraldina questo accade sia in Politica che in altre Organizzazioni )
2 ) Medicina DIFENSIVA
Medicina difensiva. Ci costa 10 mld l’anno. La pratica almeno una volta al mese quasi l’80% dei medici. Il report del Ministero della Salute
Per 4 medici su 5 la paura di essere denunciati è la ragione principale della prescrizione inutile e per il 93% il fenomeno è destinato ad aumentare. Farmaci, visite, esami e ricoveri che non servono ci costano quasi un punto di Pil. Le azioni del Ministero. “Rivedere normativa e analisi sulle best practice”.
Quotidianosanità.itESAMI URGENTI GIORNALIERI ECCESSIVI >> Pazienti Giustamente si Lamentano
( Eccessivi Prelievi con problematiche vascolari a monte >>Colabrodi Cavie??)
3 ) Medicina EMPIRICA
Abuso di Antibiotici a Largo Spettro provocano Aumento delle Resistenze Microbiche con Superproduzione farmaceutica di Nuovi Antibiotici (Che NON sono la Risposta Corretta !!)
Allarme antibiotici, in Italia ne prendiamo troppi e male. Risultato: i germi multi-resistenti uccidono più degli incidenti stradali
L’utilizzo eccessivo e inappropriato può determinare l’antibiotico-resistenza e di conseguenza anche effetti negativi sulla salute sia del singolo paziente che dell’intera collettività”. “In Europa 25.000 persone ogni anno muoiono a causa di infezioni da germi resistenti – prosegue il dott. Mattia Doria, Segretario Nazionale alle Attività Scientifiche della FIMP -. La nostra Società Scientifica vuole essere in prima linea per contrastare questo fenomeno preoccupante e in forte crescita.
Ma l’Italia non se la passa benissimo, attestandosi ad un preoccupante 26%
In base ai dati forniti da Istituto superiore di sanità il nostro Paese in Italia ne usiamo troppi e male. Un dato su tutti? Le infezioni da germi multi-resistenti uccidono più degli incidenti stradali: 7mila morti contro i 3.378 (dato 2017), oltre il doppio.
Scoperti, casualmente, nel 1920, dobbiamo agli antibiotici la salvezza di decine di milioni di vite, dato che hanno sconfitto malattie potenzialmente mortali come polmonite, tubercolosi e meningite. Tuttavia, nel corso dei decenni, i batteri hanno imparato a reagire,costruendo resistenza attiva. Da tempo, l’Oms lancia diversi allarmi e lo scorso anno ha invitato i governi e le grandi industrie farmaceutiche a investire ingenti risorse: “L’uso eccessivo e l’abuso di antibiotici sono le principali cause di resistenza antimicrobica – ha detto Suzanne Hill, responsabile dell’unità di medicina dell’Oms – ma senza antibiotici efficaci e altri antimicrobici, perderemo la nostra capacità di trattare infezioni comuni come la polmonite”.
Concretamente la resistenza si sviluppa per la combinazione due fattori, sia l’uso eccessivo degli antibiotici (“sarebbe necessario usarli soli in casi estremi, non come prevenzione di una infreddatura”, afferma la Hill) sia un uso scorretto, “assumendo farmaci scaduti o contraffatti o interrompendo il trattamento prima di aver esaurito il ciclo completo necessario a debellare i germi”.
Le stime fornite dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) parlano chiaro: entro il 2050 più di 2,4 milioni di persone moriranno in Europa, Nord America e Australia a meno che “una delle più grandi minacce della medicina moderna” non venga affrontata seriamente.
POSSIBILI RISPOSTE
Punto 1)
Ascoltare i Singoli Lavoratori
NON Con analisi di mercato assolutamente privo di relazione come un questionario ON LINE che il Lavoratore NON ha Nemmeno il tempo di Leggere la Posta Email dell'Azienda
Non ha Tempo per Seguire i Corsi di Accreditamento ECM
Non ha tempo per Mettersi a Pensare al Proprio Processo di Miglioramento al Proprio Essere Soggetto Attivo e Integrato nell'Azienda .
I Vertici si Caricano di Umiltà e entrino nel Vero lavoro dei Vari Settori la Microarea
si rendano Accessibili a Possibili Proposte di Miglioramento Per Far Sentire il Singolo Lavoratore IMPORTANTE NEL SUO AGIRE Quindi Una Rivalutazione dei Curriculum delle Competenze e Permettere ai Soggetti di Esprimersi al Meglio .
Cambiando tipologia di Mansione dopo circa 7 anni per Un Accrescimento e Valorizzazione del Professionista con Scale di Valutazione Conformi a Valutazioni Qualitative sulle Competenze Professionali Specifiche e Trasversali .
Punto 2)
a)In ogni Microarea occorre una Coppia di Professionisti che Valutino la Correttezza delle Prescrizioni e delle Quantità di Prestazioni
es in Sanità occorre Formare Case Manager che insieme a Medico
Valutino le spese per Individuo e trovino la Modalità Risparmio
b) Formare i Nuovi Professionisti Infermieri e Medici ad una Medicina Personalizzata
Una Medicina Integrata ed Olistica che riesca tramite Conoscenze di Medicina Naturale
( Psicosomatica - Riflessologia - Medicine Tradizionali es Cinese Ajurvedica ecc ) e
Approccio di Innovazione con Nuove Scienze ( NEOSCENZE)
Nuovi studi di Neuroscienze ( Studi sui neurotrasmettitori in relazione alle Emozioni dell'Individuo)
la PNEIM( Psico neuroEndocrinoImmunologia Matrice)
Medicina Epigenetica e ripercussioni sul DNA
Nuovi Studi sul Microbioma Intestinale e Relazioni cerebrali e Endocrine
Studi di OMOTOSSICOLOGIA e ImmunoIsopatia
Punto 3)
a) Rivalutazione delle >Prescrizioni Farmaceutiche Per "SINTOMO"
Un Paziente anziano di 75 anni si ritrova con 10 farmaci da Assumere alle h 8.00
Capitemi NON sono ANTIFARMACO Ma per una Correttezza AntiTOSSINICA che in pazienti già Fragili è un Carico ECCESSIVO .
Valutare le Relazioni Tra Farmaci per una PREVENZIONE di TERZA LINEA
D’altra parte” dice Tonino Aceti “si parla tanto di personalizzazione clinica delle terapie. Perché allora non di personalizzazione anche quantitativa delle terapie?”
E infine ha ricordato, a completare il quadro degli alti costi della distribuzione diretta, i furti di farmaci assai costosi, “sempre più frequenti negli ospedali, perché non ci sono le attenzioni e i controlli che dovrebbero esserci”.
Che ci sia la necessità di rimeditare la distribuzione diretta dei farmaci da parte delle strutture pubbliche lo dimostrano anche i recenti dati diramati da Iqvia. In base ai numeri registrati nei primi otto mesi del 2018, si prevede che la spesa farmaceutica per acquisti diretti avrà quest’anno un disavanzo di circa 2,4 miliardi di euro. A fronte di un tetto del 6,89% sul totale della spesa sanitaria, pari a 7,74 miliardi di euro, si arriverà a una quota del 9%, per un totale quindi di 10,14 miliardi di euro. Risulta così che le strutture pubbliche stanno facendo un ricorso sempre più ingente all’acquisto diretto dei farmaci, al contrario delle strutture convenzionate che, anno dopo anno, risparmiano (nel 2018 la spesa convenzionata dovrebbe registrare un avanzo positivo di circa 720 milioni di euro). Ma non solo. Le prime stime 2019 di Iqvia mostrano “una situazione ancora peggiore rispetto al 2018, con una spesa per acquisti diretti che potrebbe sfondare il tetto programmato di oltre tre miliardi di euro”.
E allora una domanda diventa d’obbligo: quanti di questi investimenti se ne vanno poi in sprechi?
E allora una domanda diventa d’obbligo: quanti di questi investimenti se ne vanno poi in sprechi?
Interessante, quindi, diventa l’indagine attivata da Federfarma, che ha invitato gli associati a registrare e a segnalare la consegna dei farmaci distribuiti direttamente dalle Asl e riportati poi in farmacia dal paziente o dai suoi familiari, che sperano così di evitare inutili sprechi. Farmaci che ovviamente non possono essere ritirati dal farmacista, se non nell’ambito “di un programma strutturato e validato di recupero per un loro successivo utilizzo a favore di soggetti fragili e non abbienti”. Non si tratta certo di un’indagine di valore scientifico o statistico, ma dell’occasione per “far emergere le sommarie dimensioni del fenomeno”, inviando questa documentazione (magari corredata da fotografie) alle proprie Associazioni provinciali.
Così Federfarma, “da sempre impegnata a garantire nei confronti del Ssn il corretto impiego delle risorse destinate all’assistenza farmaceutica”, potrà anche documentare la frequenza e l’entità dello spreco dei farmaci.
Così Federfarma, “da sempre impegnata a garantire nei confronti del Ssn il corretto impiego delle risorse destinate all’assistenza farmaceutica”, potrà anche documentare la frequenza e l’entità dello spreco dei farmaci.
Farma 7 n. 39-2018
La Medicina Naturale può Contribuire alla Riduzione della Spesa Farmaceutica
lo dimostra uno studio sull'Aromaterapia in un Reparto dove al posto dei farmaci soliti da aerosol sono stati usati olii essenziali
Istituto Superiore di sanità Uso degli Olii essenziali http://old.iss.it/binary/publ/cont/15_6_web.pdf
Pratiche Bioenergetiche
Una Validissima Pratica Bioenergetica come il REIKI sono Utilissime per Aumentare lo stato Energetico Vitale dell'Individuo con Rinforzo della Capacità di Autoguarigione e aumento del Sistema Immunitario .
2005
IN ITALIA
IL REIKI NELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE ANZIANO CON NEOPLASIA AVANZATA
Autori: Vitale MT, nur, La Grassa ME, nur, Lombardi F, MD, Cova D, MD, *Cofrancesco E, MD; UOC di Onco-Geriatria, Istituto Geriatrico “Pio Albergo Trivulzio” e *Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano – sulla Rivista Italiana di Cure Palliative, Numero 3, Autunno 2005, alle pagine: 54-59
L’AUTO-TRATTAMENTO REIKI COME STRUMENTO DI SELF HELP NELLA PREVENZIONE E CURA DEL BURNOUT
Autori: Cofrancesco E., Merati L.*, Dip. di Scienze Medico chirurgiche, Università di Milano e * Centro Ambulatoriale di Medicina Psicosomatica, Ospedale San Carlo Borromeo, Milano.
XX Congresso Nazionale S.I.M.P. Società Italiana di Medicina Psicosomatica, “L’ansia nella clinica e nella società attuale. Prospettive di formazione – prevenzione e terapia”, che si è tenuto a Verona dal 20 al 23 ottobre 2005
IL REIKI NEGLI OSPEDALI ITALIANI
La pratica del Reiki, qualora il paziente lo richiedesse, è impiegata in vari ospedali di tutto il mondo, Italia compresa, da volontari o da infermieri e personale medico. Ecco quali ospedali italiani impiegano questa pratica.
- ROMA. Il Reiki viene praticato al Regina Elena. Inoltre Reiki viene praticato dai volontari ed operatori Reiki all’ Ospedale San Filippo Neri presso il reparto di Neurochirurgia
- MILANO. Il Reiki viene praticato nell’Ospedale San Carlo Borromeo. Viene effettuato ai pazienti secondo tariffario del S.S.N. al Centro di Medicina Psicosomatica. Inoltre viene praticato Reiki all’istituto dei Tumori, reparto di oncologia e di senologia. Viene praticato Reiki all’ospedale San Raffaele dove le cefalee piu’ dolorose vengono trattate da Reikisti. Viene praticato Reiki all’ospedale Sacco, ed inoltre all’ospedale Sacco vengono svolti corsi di Reiki all’interno della struttura ospedaliera dedicati al personale sanitario. Viene praticato Reiki ai pazienti presso lo IEO, Istituto Europeo Oncologico del prof. Umberto Veronesi. Viene utilizzato Reiki alla casa di Cura Redaelli, in particolare ai malati terminali.
- TORINO. Il Reiki viene praticato presso l’Ospedale San Giovanni Battista, al C.O.E.S. (Centro Oncologico Ematologico Subalpino). Il paziente è seguito da un’equipe composta da differenti figure professionali: un medico, uno psicologo, il personale infermieristico, gli operatori Reiki dell’associazione Cerchio di Luce. Viene inoltre utilizzato Reiki all’ospedale Le Molinette. Il CESPI di Torino, ente di formazione per infermieri include i seminari di reiki tra i suoi programmi.
- ASTI. Il Reiki viene praticato presso l’Ospedale Cardinal Massaia nel reparto di Oncologia.
- VICENZA. Pratiche di Reiki vengono svolte presso il Servizio per le Tossicodipendente e l’Alcologia (Ser.T). Il Reiki, dunque, viene inserito tra i programmi di recupero di soggetti alcool dipendenti.
- NAPOLI. Il Reiki si pratica anche a Napoli, alla ASL NA1, distretto 33 all’ambulatorio di ginecologia diretto dalla dottoressa Giulia Zinno e a cura dei volontari dell’associazione Yantra.
- COMO. Il Collegio degli Infermieri (IPASVI) di Como ha inserito tra i suoi programmi di formazione anche la disciplina del Reiki.
Esistono inoltre tantissimi centri privati e liberi professionisti che praticano il Reiki.
Alcune ASL dell’umbria e della Toscana praticano trattamenti di reiki
—————- FONTE della RICERCA —————————-
DA CITARE OBBLIGATORIAMENTE PER RIPUBBLICARE QUESTO ARTICOLO :
Altre Modalità di Medicina Naturale sono da ricercare per un Progresso Innovazione e Ricerca in Campo per una Medicina Personalizzata
Strategie dell'OMS per la Medicina Tradizionale 2014-2023
http://apps.who.int/medicinedocs/documents/s23070it/s23070it.pdf
Pubblicato
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
nel 2013
Tradotto e pubblicato in italiano
a cura dell’Istituto Paracelso
Il Riconoscere la Professionalità del Naturopata e dell'Operatore Olistico
in Personale già Sanitario già Formato
Elaborare Piani di Miglioramento Crescita del personale tramite Formazione
"Case Manager insieme a Conoscenze di Medicina Integrata "
Proposte :
Progetto Naturopatia IntraOspedaliera ppt
Master in Infermieristica Olistica Complementare Integrata possibile percorso Univ
Possibile Reparto di Medicina Complementare Ricerche CAM
Progetto Casa della Salute Olistica Integrata
Corsi Specialistici per Infermieri e Medici su :
Relazione Terapeutica
Le Medicine Tradizionali e le CAM
Il Naturopata e le Nuove Professioni nelle Relazioni d'Aiuto
Prevenzione Primaria e Terziaria ruoli dei professionisti
ecc
Elaborato da NatSA
naturainsieme5@gmail.com
Disponibile per Ulteriori Approfondimenti
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