Saturday, May 31, 2014

GESTIONE DELLO STRESS

 Tutti sappiamo ormai cos'è lo STRESS   questo nome è entrato ormai in tutti i discorsi Lavorativo Scolastico Casalingo   Allora Cos'è?   Forma di Disadattamento agli Stimoli esterni  o Interni  che sono diventati eccessivi  e dai quali  NON abbiamo Fonti di Adattamento Efficaci .

•           La risposta adattiva identificata da Seyle si compone fondamentalmente di tre elementi:
1.   Lo Stressor ( lo stimolo che determina lo Stress Stimoli cognitivi e non cognitivi )
2.   L’individuo
3.  L’ambiente in cui essi interagiscono

STRESS sulle varie Performances 
Fisica - Emozionale-Energetica- Mentale -Relazionale - Propria Leadership -Spirituale 
Possiamo comprendere Qual'è la tematica che ci sviluppa più disagio ,dove Non gestiamo bene la programmazione  ma io ritengo succeda solo perchè CI MANCANO DELLE CONOSCENZE 

Le persone si Ammalano per lo STRESS su questi diversi livelli  ( Performances)  perchè di Base NON si Prende il TEMPO PER PENSARE alla Gestione della Propria Vita a SE a Vivere il BENESSERE 

Aspetti dello STRESS nelle Relazioni si manifesta con una 

Prevalenza di IO Mentale

che si evidenziano  nell'individuo
          ASPETTI PERSONALITA'
¨   Competitivo
¨   Perfezionista
¨   Impaziente
¨   Senso di urgenza
¨   Inflessibilità
¨   Ambizione
¨   Bisogno di controllo

          PAROLE  derivate da AUTOSUGGESTIONE
¨   Potrebbe accadere qualcosa            Apprensione
¨   Non sarò mai capace                        Svalutazione
¨   Non posso cambiare                         Paura Resistenza
¨   Sono davvero stressato                    Autoconvinzione
¨   Sono il solo che può……..che sa…..Incapacità di delegare

Conoscere l'EGO fa si che si riesce a  Contenerlo  Diminuire il suo Potere
Egli ci fa credere di dover Rubare il potere dell'altro attraverso la PAURA
il Giudizio  che noi abbiamo verso gli altri  e che si autospecchia in Noi .

Ci sono 4 tipologie di relazioni che "Rubano"il Potere agli altri .

LO STRESS è evitabile  riconoscendo il Proprio Valore , e ovviamente quello degli altri

Un lavoro sulla Propria Autostima Conoscenza di Se stessi  Valorizzazione delle proprie qualità  comprendere la propria Mission Talenti

Questo è il Metodo più efficace per EVITARE e GESTIRE lo STRESS

Poi parleremo dello STRESS CELLULARE  Mancanza di Anti Ossidanti Vitamine Sali Minerali

Stile di Vita    che deriva dalla FILOSOFIA DI VITA

  e DIPENDENZE     es
 da FUMO che compromette a livello di Tossicità
  il sistema di Depurazione Polmonare
l'ALCOOL che compromette il FEGATO
Dipendenza dal  CIBO che crea Accumulo
 e quindi DISLIPIDEMIE con Fattori di rischio Cardiologico ecc

anche le Dipendenze Affettive hanno il loro peso  sul Campo Energetico Emozionale
scaricano l'Energia ci si sente oppressi svuotati  oppure  si inizia ad avere pensieri semi ossessivi cioè si ripetono continuamente   il problema è  se ne accorgono solo gli altri  ,
il NOI è separato dal suo Centro  ,   diciamo che sono "Demoni" Energetici  ( Forme Pensiero Negative)  che si attaccano ai vari CHAKRA e ne consumano l'Energia .

Per questo SERVE lo SPECCHIO con l'ALTRO  , Amico Fratello  Consigliere
qualcuno che ci "Rimette in RIGA"   sul nostro Processo di Evoluzione .

Lo STRESS  viene subito quando Sappiamo che Dobbiamo operare dei Cambiamenti   Cioè la Vita come la Viviamo  NON FUNZIONA  e  occorre Prendersi UNA PAUSA per  Sapere dove dirigersi 
proprio  in questa Fase siamo nel TEDIO  Cioè nella fase del SEME  dove possiamo fare Tutto ma   non sappiamo COSA .

Ci sono DODICI PUNTI sulla via dell'EVOLUZIONE   che  rappresentano il percorso delle Quattro STAGIONI  in relazione con la NATURA  es Farfalla

CONOSCERE è la VIA  per Superare la Paura ,
Conoscere l'EGO  per  Gestirlo nella sua Utilità .

L' EUSTRESS   o STRESS BUONO è IL CAMBIAMENTO

Lo STRESS che Danneggia è Rimanere in una situazione di STALLO  rispetto a ciò che sappiamo di DOVER MODIFICARE  ciò che ci Frustra Porta Disagio
occorre un AIUTO dall'Esterno  per questo esistono
e sono sempre più numerosi i Professionisti delle Relazioni di AIUTO

Counselor ,Armonizzatori Familiari , Operatori olistici , Naturopati .


Putroppo lo STRESS NEGATIVO porta a DISFUNZIONE  della PNEI  con Patologie Cardiache , Dismetaboliche , Ormonali ecc

PREVENIRE è MEGLIO CHE CURARE!!!

Conoscere il CORPO FISICO e SOTTILE  è l'unica strada  per sapersi Gestire Autonomamente ( l' AUTOGUARIGIONE è Possibile)

per info NatSA

























Educare il Paziente: Adenoma Ipofisario

L'Adenoma Ipofisario  è un tumore benigno dell'ipofisi  abbastanza frequente
 può rimanere latente senza dare sintomi o alterazioni per molti anni come  iniziare a dare sintomi quali cefalea frontale che si espande e che sembra irriducibile   e disturbi visivi  in questo caso occorre sempre andare ad investigare le possibili cause .

Molte donne possono scoprirlo tramite l'esame della prolattina che risulta aumentata , negli uomini abbiamo calo della libido ma siccome è sintomo comune da stress occorre andare più a fondo .

Molte volte gli esami ematochimici spaventano Molto più della Realtà Fisica  del soggetto .
Bisogna Saperli Leggere in Prospettiva Olistica .

Occorre un Approccio OLISTICO .

 Se l'individuo ha già subito l'intervento Neurochirurgico per l'asportazione dell'ipofisi  tramite via Olfattiva si ritroverà a dover  capire tutti i sintomi  che  il corpo fisico gli invia e per fare questo occorre che sia EDUCATO sulla PATOLOGIA  .

Uno schema di SINTOMI  di IPOPRODUZIONE degli Ormoni collegati
La Cascata Ormonale ASSE HPA  è collegata al funzionamento di TUTTE le GHIANDOLE del NOSTRO CORPO e reagisce  a Stimoli dello STRESS Quotidiano  provocando  2 problematiche che portano a Invecchiamento Precoce e  Tossicità Fisica :
1) DISEQUILIBRIO NERVOSO VEGETATIVO 
con Svenimenti da Attivazione Parasimpaticotonia = Stimolazione Nervo VAGO
2) SQUILIBRIO IDROELETTROLITICO  alterazioni delle Pompe Sodio/Potassio Cellulari può danneggiare le comunicazioni Cellulari  aumentando il PH  che porta a stato di Precancerosi .

Si potrebbe EVITARE?

 Manca la  Conoscenza relativa al Legame delle Ghiandole Endocrine con la BIOENERGETICA
la correlazione Ghiandola Endocrina / CHAKRA

 Ogni Chakra/ Organo Energetico  elabora Energie di tipo Psichico Sottile ed Energia più grossolana che serve per nutrire le Ghiandole Endocrine e organi associati

La Lettura degli Squilibri degli Organi Energetici e quindi della vita Psichica del Soggetto  può essere visto come PREVENZIONE e TRATTAMENTO NATURALE

L'Adenoma Ipofisario è Disfunzione del "TERZO OCCHIO"  , o Sesto Chakra situato tra le soppraciglia   equivale alla Capacità di "VEDERE OLTRE" ,vedere il Futuro , La Capacità di Immaginare  ciò che si Desidera vuole realizzare
ad esso sono correlati la disfunzione visiva ,  cefaleee, otalgie e disequilibri ( orecchio interno)
Occorre Valutare l'Età Del Soggetto in relazione al Percorso Evolutivo e se ci sono Traumi Psichici
che Interiori al Soggetto NON Manifestati Verbalmente poichè sono ancora "FORME PENSIERO"
ma che Danno a livello Fisico già traccia della Presenza di Disfunzione Sottile

Tra Problematica Psichica e Danno Fisico Strutturale  passa del tempo  dai 8 mesi ai 2 anni
e oltre ( estremamente variabile).

In questo frangente se Il SOGGETTO  CERCA le CAUSE  su tutti i Livelli  Fisico Strutturale/ Cellulare Mentale , Energetico Emozionale    e NON trova NULLA sui 2 livelli FISICI allora
li può sicuramente trovare sul Campo Emozionale


Allora SERVE UNA GUIDA ESPERTA come il NATUROPATA
che aiuta con Trattamenti Olistici SENZA EFFETTI COLLATERALI

ARRIVIAMO PRIMA?

TRATTAMENTI vanno dall' EDUCAZIONE alla Stima di Sè ( AUTOGUARIGIONE)
a Strumenti di Elaborazione Programmazione dello Stile di Vita
ecc

Trattamenti BIOENERGETICI : REIKI , Pranic Healing ecc

FIORI di BACH

PULIZIA EMOZIONALE EFT

Terapia CRANIOSACRALE

Riflessologia Plantare

Aromaterapia

Cromoterapia

Musicoterapia

Esercizi Fisici Biodinamici specifici per Problematica /Soggetto

TUTTO QUESTO ANCHE DOPO L'INTERVENTO FISICO

per Ripristino delle Funzioni Complete  Affrontare un Cambiamento /INTERVENTO  è difficile
Serve un SUPPORTO EDUCATIVO

Troverete tutto questo negli Operatori Olistici / Counselor Olistici /

NATUROPATI ESPERTI IN CAM


Sarebbe Interessante lo Studio tra Tipologie Caratteriali / Neurotrasmettitori
con la Variazione della Cascata ormonale HPA

poichè il Soggetto Manifesta certi comportamenti tipici a volte in Certe Patologie


Per ulteriori Info NATSA

Per il Commento su questo articolo :

Questo articolo NON è  Legge per TUTTI ma Solo ai quali si sentono  in Corrispondenza di una Ricerca oltre i Propri  PUNTI DI VISTA   e  Siamo in Tanti e Ognuno Può Dare un PEZZETTO
della Propria VISUALE Ricordiamoci la VERITA' NON è IN BOCCA DI UNO
 MA NOI TUTTI SIAMO L'UNO 

Se Non siete d'accordo Pazienza   si vede che l'articolo NON è Per Voi  
Quindi  O DATE LA VOSTRA VERSIONE
 altrimenti   TACETE se dovete solo CRITICARE .

Tuesday, May 13, 2014

Le cure che i medici rifiutano per se stessi (Articolo on line)

Ecco le cure che i medici rifutano per sé stessi
DailyMail 10 Maggio 2014
Quando dovete fare i conti con una diagnosi allarmante, una procedura invasiva od un’operazione rischiosa, probabilmente la domanda più spontanea da porre è «Se fosse in me, lei cosa farebbe?». Ecco il parere di alcuni medici esperti e ricercatori siquali cure loro eviterebbero, e molto spesso si tratta di andare contro il modo di vedere più consolidato.
Uno Psichiatra che non assumerebbe mai anrtidepressivi
La Dott.ssa Joanna Moncrieff è senior lecturer in psichiatria presso il London University College ed autrice di «The Myth Of The Chemical Cure» [Il mito delle cure chimiche].
«Esercito nel campo della psichiatria da oltre 20 anni, e per la mia esperienza gli antidepressivi non fanno nulla di buono. Non li assumerei in nessuna circostanza, nemmeno se fossi a rischio di suicidio.
Tutti gli studi mostrano che – nel migliore dei casi – gli antidepressivi ti fanno sentire un po’ meglio di quanto non farebbe un placebo, il che non significa che curino la depressione.
Dopo anni di scannerizzazione del cervello, non abbiamo una sola prova che la depressione sia collegata ad un qualche squilibrio chimico cerebrale, dunque è discutibile l’idea in sé di trattarla con sostanze chimiche.
Ritengo la depressione una reazione estrema alle circostanze, ed il modo migliore per uscirne è di eliminare le cause, il che a volte vuol dire psicoterapia, a volte modificare la situazione trovando un nuovo lavoro o risolvere i problemi relazionali.
Naturalmente esistono alcune persone che sono depresse senza un apparente motivo, ma ugualmente non abbiamo ancora alcuna prova né che soffrano di un disturbo cerebrale né che gli antidepressivi siano loro di aiuto. La cosa migliore rimane cercare e trovare delle novità che spezzino i circoli viziosi nel pensiero e nel comportamento.
Gli antidepressivi sono delle sostanze psicoattive, che alterano la mente come fanno l’alcool o la cannabis ed io ho sempre pensato che se fossi stata depressa avrei voluto conservare tutta la mia lucidità e le mie facoltà per venir fuori dal pantano e non il ritrovarmi immersa in una nebbia farmacologica della quale non avrei nemmeno capito gli effetti».
Cardiologi che rifiutano le statine
Professor Kevin Channer, cardiologo presso il Claremont Hospital di Sheffield
«Le statine hanno avuto un grosso ruolo nella riduzione degli attacchi cardiaci e degli infarti ed ora c’è una certa tendenza a prescrivere a tutti questo farmaco che abbassa il colesterolo ma io non le assumerei nemmeno una sola volta senza avere prima una prova convincente che il rischio vale il gioco: ogni volta che si prende un farmaco, bisogna ben soppesare rischi e benefici.
Le statine riducono le probabilità di attacco cardiaco od infarto nella misura del 30%, dunque sì, c’è un vantaggio. Ma in termini reali è minimo: statisticamente, quale uomo di 60 anni non fumatore ed in buona salute, il mio rischio di attacco cardiaco od infarto è dell’1% su base annua. Assumendo statine scenderebbe allo 0,70%, che è ugualmente basso ma, avendo passato la vita a prescrivere statine, ne conosco molto bene gli effetti collaterali negativi: dolori muscolari, debilitazione generale, mal di stomaco.
Alcuni sostengono che andrebbero prescritte quando il rischio è all’1,5%, ma io non la prenderei in considerazione se non correndo un rischio del 3%. Tutti quelli che hanno avuto un attacco cardiaco od un infarto hanno un rischio del 3% e quindi il rischio dei dolori vale il prezzo dei benefici.
Dall’altra parte però, assumerei – e li assumo – farmaci che abbissano la pressione; i mie valori personali sono solo al limite e, quale cardiologo, so che con gli anni questi valori pressori non potranno che salire e le ricerche dimostrano che più bassa è la pressione, più vivrai a lungo.
Inoltre mentre i vecchi farmaci causavano effetti collaterali, i nuovi – che bloccano i recettori delle angiotensine – personalmente non mi causano il minimo problema».
Specialista della prostata che non fa il test PSA
Richard Ablin, professore di patologia presso l’University of Arizona College of Medicine.
«Quando nel 1970 ho scoperto il PSA, cioè l’antigene specifico per la prostata, ci rendemmo sùbito conto che sarebbe stato di grande aiuto per i pazienti con tumore alla prostata. La proteina è specifica per la ghiandola prostatica, non si trova infatti in quantità significative in nessun altro organo. Però, se si rimuove la prostata ad un uomo con tumore, grazie alla nostra scoperta si può testare la PSA e verificare se, dopo l’intervento, sono rimaste altre cellule tumorali non individuate prima.
Poi hanno iniziato ad usare il test PSA per la diagnosi del tumore alla prostata. Un grosso errore: il PSA non è tumore-specifico, è semplicemente una proteina prodotta dalla prostata e suoi alti livelli possono indicare “solo” un’infezione alla prostata od un suo allargamento, che a volte è benigno. I livelli “normali” poi variano grandemente da persona a persona e non esiste un valore soglia che significhi che “hai un tumore”. Il test nemmeno distingue fra un tumore prostatico a crescita lentissima ed uno aggressivo a crescita violenta.
Ad ogni modo è stato adottato come modo per diagnosticare il cancro alla prostata e così milioni di maschi sono stati curati eccessivamente e spesso con effetti collaterali tanto debilitanti quanto non necessari. Mi sottoporrei ad un test PSA solo dopo un trattamento per un tumore alla prostata o se fossi a rischio per una famigliarità con esso e vi ricorrerei – a scopo diagnostico – in combinazione con altri test, tipo un esame rettale».
Il Professore che dice che l’attività fisica, da sola, non basta
Jack Winkler, esperto di salute pubblica ed ex professore di politiche nutrizionali presso la London Metropolitan University.
«Per perdere peso devi bruciare più calorie di quante ne assumi = mangia di meno.
L’attività fisica può impedire che mettiate su peso solo se mangiate poco di più del necessario. Ma se siete sovrappeso, mi spiace ma non sarà nemmeno lontanamente sufficiente. Ti mangi a pranzo un panino da 300 calorie? Per compensare devi nuotare per più di un’ora. Per perdere peso, devi bruciare più calorie di quante non ne immagazzini, e l’unico modo è ridurre la quantità dei cibi assunti, questa è la realtà fondamentale.
Aggiungere dell’attività fisica è comunque sempre una buona idea, anche perché apporta molti altri benefici».
Il Chirurgo ortopedico che evita i raggi X
Chris Walker, chirurgo ortopedico presso il Liverpool Bone and Joint Centre.
«Troppo spesso, quando i pazienti lamentano dei dolori e vogliono si faccia qualcosa, i medici li mandano a fare delle lastre e si finisce con una diagnosi di artrite. Al che la gente tende a perdere il controllo e diventare vittima: assume anti-infiammatori (con effetti collaterali gastrointestinali), si allarma all’idea di fare attività fisica e la loro vita si impoverisce in senso lato.
Ecco perché, a meno che non ci siano sintomi allarmanti di artrite – tipo dolore costante o notturno – io eviterò di far fare delle lastre. Con l’età la maggior parte della gente ha qualche problemino alle articolazioni: la cosa migliore da fare è fare del movimento. Le giunture amano il movimento, quello che le danneggia sono la corsa ed i salti ma camminare, nuotare ed andare in bicicletta riducono il dolore e la rigidità e rallentano il manifestarsi dell’artrite. Mantenendosi attivi si perde peso, cosa che è di grandissimo aiuto, e non si finisce depressi perché si è troppo impegnati con la vita».
Un dietologo che non seguirebbe una dieta
Il dottor Ian Campbell è l’ideatore di Bodylibrium, un programma di dimagrimento.
«Tutte le prove indicano che sul lungo periodo raramente una dieta funziona.
Ho lavorato per decenni nell’aiutare la gente a perdere peso e la mia esperienza è che l’unico modo per ottenere risultati veramente duraturi è chiedersi: «Perché? Perché mangio del cibo che mi consola? Perché preferisco il cibo grasso? Perché bevo tanti alcolici? Perché l’attività fisica non mi attira?».
Quello che aiuta veramente la gente a perdere peso in modo efficace è dato da tecniche di modificazione comportamentale (simili alla terapia cognitivo-comportamentale), insieme all’impiego di “strategie”, ad esempio un diario giornaliero di cosa mangiamo e con obbiettivi realistici.
Le diete che incoraggiano degli approcci polarizzati, cioè tutti incentrati su di un aspetto – tipo riduzione dei carboidrati, le diete 5:2 o qualunque altro approccio riduzionista, produrranno solo risultati temporanei che vi condurrà a recuperare il peso perduto».
Lo specialista che dice di lasciar star con le maratone di mezza età
Jeremy Latham, chirurgo ortopedico focalizzato sull’anca, opera presso l’University Hospital Southampton.
«Vedo di continuo persone nei loro 40 e 50 anni che si sono massacrate le articolazioni a causa di una crisi di mezza età che le ha portate a correre una maratona od una gara di triathlon. Bel dilemma, visto che ci sono prove documentate che correre faccia bene alle articolazioni, ma se si va verso l’inverno e non siete allenati, rischiate di accelerare qualsiasi disturbo nascosto a ginocchia o fianchi. Se state entrando nella mezza età e volete dimagrire e rimettervi in forma, il mio consiglio è di camminare, nuotare od andare in bicicletta, che sono tutte attività gentili con le articolazioni.
Ho un vogatore che uso 2 o 3 volte la settimana: è un’ottima attività per il cuore e le parti alte e basse del corpo e non sovraccarica le articolazioni».
La dietologa che non vuole mangiare cibo con grassi ridotti
Elena Bond, dietologa
«Giro alla larga dal cibo etichettato “a basso contenuto di grassi” e nemmeno lo darei ai miei figli. Le etichette possono essere veramente molto fuorvianti. Una maionese od un formaggio cheddar “a basso contenuto di grassi”, per esempio, continuano ad essere molto grassi, ne hanno solo meno rispetto alla precedente “ricetta”. Un biscotto digestivo light della McVitie, ha dunque 78 calorie invece delle 86 del tipo “base”, si tratta di solo 8 calorie in meno.
Mangio alimenti con pochi grassi o del tutto privi, esempio gli yogurt, ma quando si tratta di “a basso contenuto di grassi”, vale la pena controllare l’etichetta anche per vedere con cosa hanno sostituito il grasso: spesso si tratta di zucchero usato per compensare la perdita di gusto».
Lo specialista di asma che vuole eliminare gli inalatori
Mike Thomas, docente di ricerche nella prima assistenza e specialista in medicina della respirazione e terapie dell’asma presso la University of Southampton.
«Molti diventano troppo dipendenti dagli inalatori e finiscono nel panico se non ne hanno a portata di mano. L’uso quotidiano aumenta il rischio di attacchi gravi e gli effetti collaterali degli alti dosaggi di steroidi includono l’assottigliamento delle ossa, la facilità di ecchimosi ed un aumentato rischio di diabete e di pressione alta.
Pertanto, invece di permettere che le persone diventino sempre più dipendenti dagli inalatori, sto collaborando con il Governo in una ricerca volta al verificare come dei semplici esercizi di respirazione combinati con il controllo dell’ansia, possono migliorare il controllo dell’asma.
Una volta che i pazienti vivono meno drammaticamente gli episodi di asma, ricorrono meno agli inalatori. Se avessi l’asma, vorrei imparare come gestirla autonomamente, come migliorare la qualità della vita e diminuire l’assunzione di farmaci».
Lo scienziato dello sport che ritiene inutili i lunghi allenamenti
Stuart Phillips, professore di sport ed attività fisica presso la sLoughborough University
«Da giovane giocavo a rugby e ad hockey su ghiaccio e correvo con regolarità. Ero un po’ gasato e ripetevo che un allenamento aveva senso solo se si protraeva per almeno un’ora ed alla fine eri bagnato di sudore. Oggi penso che allenarsi per più di un’ora sia una perdita di tempo perché i dati mostrano che sono ugualmente produttivi dei periodi di intensa attività della durata di 10 minuti. Studio sia i benefici fisici che quelli psicologici dell’attività fisica ed i benefici in più prodotti da periodi che eccedono l’ora sono piuttosto marginali».
Lo specialista del sonno che non prenderebbe sonniferi
Dr Guy Meadows, specialista del sonno e fondatore della Scuola del Sonno
«I sonniferi minano la fiducia nella capacità naturale di addormentarsi e possono produrre dipendenza psico-fisica. Si inizia col pensare che: “se non prendo una pillola non mi addormenterò”. E così il corpo si aspetta di ricevere un sedativo. E tu corri il rischio di ritrovarti con un’insonnia di rimbalzo quando ne cessi l’assunzione, il che spiega perché così tante persone siano nei guai quando vogliono smettere.
Gli effetti collaterali includono: capogiri, mal di testa, perdite della memoria, senso di rimbambimento. Studi recenti mostrano che i sonniferi forniscono dai 20 ai 30 minuti di sonno in più ma che aumentano di 4 volte il rischio di morte. Per me questo annulla pesantemente i benefici.
Inoltre non è un sonno né naturale né di ristoro e questo perché altera l’“architettura del sonno” limitandone la profondità ed interferendo con il sonno REM, necessari per sentirci riposati al risveglio. In alcuni casi, come quando la carenza di sonno è la seria conseguenza di gravi traumi, sono i sonniferi a dare la possibilità di questo recupero fondamentale. Ma non è la condizione nella quale si ritrova la gran maggioranza della gente».
Il chirurgo che consiglia di evitare le punture di steroidi nei piedi
Andy Goldberg, chirurgo ortopedico presso il Wellington Hospital di Londra
«I dolori ai piedi od ai calcagni sono il principale motivo per una visita ortopedica. Un trattamento usato spesso per ridurre le infiammazioni consiste nelle iniezioni di steroidi ed è l’incubo della mia vita professionale. Se l’iniezione finisce dentro o vicino ad un tendine ne può causare la rottura ed al danneggiamento del piede. Se gli steroidi finiscono nel posto sbagliato, possono danneggiare il “tappetino adiposo” sotto al calcagno, che normalmente assorbe i colpi durante il corre od il saltare.
Se questo “tappetino” è danneggiato, il paziente si ritrova a camminare sulle proprie ossa senza una protezione: fa un male cane e non esiste cura. Ci sono ovviamente casi nei quali gli steroidi aiutano: per esempio per trattare le articolazioni infiammate nell’artrite; ma procederei solo sotto la guida degli ultrasuoni usati da un radiologo esperto.
Nella maggior parte dei dolori al piede ed al calcagno si può dare aiuto con lo stretching, col cambiare calzature o col riposo. Gli steroidi dovrebbero essere solo l’ultima risorsa».
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla
Fonte > DailyMail

Sunday, May 11, 2014

Bambini e Ossiuri

Ossiuri vermi bianchi tipici dell'infanzia 

Visibili a occhio nudo vivi in movimento nelle feci del bambino 

Dicono che siano altamente contagiosi sopratutto nella famiglia e tra bambini 

Perchè i Bambini possono: 
- Giocare nella Terra Sabbia ecc 
- Pulirsi Male le mani 
-Solitamente si portano le mani alla Bocca 
- Oppure fanno ricerche nelle Narici Nasali 
- Le uova e i Vermicelli  si localizzano nel Retto più precisamente nell' ANO 
Il Bambino NON si Pulisce bene ,  
STA IN MOVIMENTO CONTINUO NON SI SIEDE  Per Il Disagio Anale che però NON sa Esprimere 
Il Bambino nè è MOLTO DISTURBATO 
Compromissione da Tossine  che   Crea nel Bambino Irritazione alle Piccole Cose , 
Frustrazione , Si  esprime con Rabbia  verso i Familiari .

Sintomi
I parassiti in alcuni casi i parassiti sono visibili nelle feci, ma ciò non vale per tutti. 
Tra i sintomi di infestazione da parassiti intestinali ricordiamo quelli più frequenti:
sonno inquieto;
- comportamento agitato ed irrequieto;
dolori addominali;
- viso pallido ed evidenti occhiaie;
- dita perennemente nel naso;
- svogliatezza nel gioco;
- perdita di peso;
prurito anale causato dalle uova o dal movimento dei parassiti;
digrignare di denti durante il sonno.

COSA FARE:

Alimentazione Ricca di VERDURE  Carote 

Alimentazione con Pochi Carboidrati  sopratutto NO Zuccheri semplici ( Marmellata)

Proteine anche Animali  ( Per NON Vegetariani) Bistecchina con AGLIO  alla Pizzaiola 

Sopratutto Aumentare Sistema Immunitario con FERMENTI LATTICI 
per Bambini es REUFLOR CP al Limone Piace molto ai Bambini 

Supplemento VITAMINE  

Si Può usare il farmaco ANTIELMINTI  solo UNA DOSE che va ripetuta dopo 2 settimane 

oppure usare Metodiche Naturali OMEOPATICHE 

Consultarsi  con  Medico Omeopata 

Come Naturopata 
Seguo   solo Temporaneamente la Via semplice SOLO CON APPROCCI NATURALI 
Ossiuri
Al mattino, a digiuno, è indicato un bicchiere di acqua con aglio,
 da preparare facendo macerare in un bicchiere di acqua calda
 un paio di spicchi tritati finemente.

La cipolla condivide con l'aglio l'azione vermifuga e riequilibrante sulla flora intestinale
Altri alimenti utili per combattere gli ossiuri sono il finocchio,
 le fragole (500 grammi al mattino a digiuno) ed il il limone.


NatSA













Wednesday, May 7, 2014

Progetto : Case della Salute

In Emilia Romagna già nel 2011  sono nate diverse Case della Salute .

Nate come Punto di riferimento per il Cittadino per trovare in OGNI MOMENTO Risposta ai Propri Problemi di Salute

- Punto di accesso ai cittadini

- Garanzia di Continuità Assistenziale 24h ; 7 giorni su 7

- Rafforzare l'Integrazione con l'Ospedale in relazione alle Dimissioni Protette

- Migliorare la Presa in Carico INTEGRATO del pz con Patologie Croniche

- Sviluppare Programmi di Prevenzione rivolti al Singolo Comunità e Target Specifici di Popolazione

- Promuovere e valorizzare la Partecipazione dei Cittadini

- Offrire FORMAZIONE PERMANENTE

CASE DELLA SALUTE

- GRANDE  Offre NUCLEO di Cure Primarie  e TUTTI i Servizi Sanitari  più Importanti

- MEDIA  Nucleo Presente e ALCUNI Servizi Sanitari

- PICCOLA Nucleo Presente e POCHI Servizi Sanitari  o solo Servizi di Infermieristica

OBIETTIVI :

- Riduzione Accesso al Pronto Soccorso  riduzione di Codici Bianchi e Verdi

- Riduzione Tassi Ospedalizzazione INAPPROPRIATI

- Riduzione TASSO Ospedalizzazione per Patologie Croniche es BPCO  - DIABETE -
Scompenso Cardiaco


Queste Case della Salute  sono la Risposta  per  un numero crescente di  Popolazione

 che necessita sopratutto di EDUCAZIONE SANITARIA  questa sovente viene fornita

 da Operatori  di Medicina Complementare  sia Medici che Infermieri

Operatori Sociosanitari    e Operatori Olistici .

Ci si avvale sempre di più di  Consulenze di Medicina Naturale   dell'Omeopatia

della Naturopatia e altre Discipline es Riflessologia Plantare  Yoga  ecc

Occorre Studiare e approfondire il fenomeno Sociale con Studi di Ricerca Qualitativi e

 Conoscenze sulle Medicine Complementari Alternative

Molto si è fatto in Europa con Progetto CAMbrella

Adesso  lo portiamo avanti NOI    a livello Individuale e  Gruppo

su  Operatori della Salute  e  Persone

 qui in FVG  a UDINE      nel CENTRO NATURA INSIEME ( vedi sito )

potremmo sviluppare un Progetto di Casa della Salute ........Prossimamente

NatSA





Il Percorso dell'Aria : L'Albero

Il percorso dell'Aria : Il Percorso dello SPIRITO Dalle Narici corrispondenti al termine delle Nadi principali in Ajurveda e corr...